Promuovere la consapevolezza dei cittadini e delle istituzioni e individuare delle azioni concrete per tutelare la salute globale come stato di benessere bio-psico sociale e come diritto umano fondamentale.
È questo l’intento della Carta civica della salute globale, promossa da Cittadinanzattiva con il coinvolgimento di numerosi soggetti civici ed esperti delle diverse aree, presentata lo scorso 19 novembrea Bastia Umbra nell’ambito della Fiera del consumo consapevole “Fa’ la cosa giusta”.
La Carta proclama 13 diritti che, nel loro insieme, mirano a garantire a ogni persona, nell’interesse del singolo e della collettività, una salute “globale” intesa come benessere bio-psico-fisico interconnessa con i determinanti biologici, economici e sociali, politici, culturali e ambientali, commerciali.
La Carta civica della Salute globale nasce nel solco dell’esperienza della Carta dei diritti del malato del 1980 e della Carta europea dei diritti del malato (promossa nel 2002 da Cittadinanzattiva e dalle organizzazioni civiche di 15 Paesi europei) e si inserisce nella prospettiva dell’Agenda 2030 e della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo.